Informazioni - Palazzo Fioroni

La storia di palazzo Accordi-Fioroni è strettamente legata a due dei più importanti avvenimenti che interessarono la città di Legnago negli ultimi decenni dell’Ottocento: la tragica rotta dell’Adige (1882) e la parziale demolizione della possente cinta muraria della celeberrima fortezza del Quadrilatero (1887-1888).

Il 18 settembre 1882, la forza dirompente delle acque in piena del fiume Adige che in quel momento avevano raggiunto livelli mai toccati in precedenza, squarciò gli argini che proteggevano l’abitato di Legnago per un tratto di quasi 250 metri, inondando con una massa d’acqua, sabbia, detriti e fango l’intero abitato legnaghese e parte del territorio circostante.

La cortina di fortificazione – progettata dall’architetto Michele Sanmicheli e risalente alla prima metà del Cinquecento – venne in più punti travolta dalle acque e gravemente danneggiata.

Nel complesso i danni materiali furono enormi: edifici devastati, una viabilità gravemente compromessa, le campagne circostanti e i raccolti stravolti dalla massa d’acqua stagnante. La ripresa di Legnago fu lunga e difficile, anche se, occorre ricordarlo, catalizzò negli anni immediatamente seguenti un imponente progetto di riassetto urbanistico della cittadina.

I gravi danneggiamenti e i cedimenti strutturali che avevano interessato una parte della cinta muraria della fortezza esclusero fin da subito la possibilità di un loro restauro. Si prospettò piuttosto l’ipotesi di un abbattimento delle strutture di fortificazione che consentisse l’espansione dell’abitato, da troppo tempo stretto nei limiti di quella vecchia fortezza che, dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, aveva perso quasi del tutto la sua funzione strategica. 

L’appoggio garantito da Marco Minghetti – al tempo deputato eletto nel collegio elettorale di Legnago – al progetto di allargamento urbanistico legnaghese consentì all’amministrazione comunale di acquistare dal Demanio militare l’intera area fortificata a destra dell’Adige nell’aprile 1886. Nel febbraio dell’anno seguente iniziarono i lavori di demolizione delle mura e delle porte della fortezza, terminati nel 1888.

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