Maria Fioroni - Cenni biografici

Maria Fioroni (Castelmassa 17 marzo 1887 – Legnago 13 marzo 1970) è stata senza ombra di dubbio una delle figure di spicco nel panorama culturale veronese del secolo scorso.

Storica, archeologa, ceramologa di valore, filantropa generosa e attenta nei confronti della sua amatissima città d’adozione, svolse la sua intensa e poliedrica attività di ricerca tra le quiete stanze del palazzo di famiglia che a partire dai primi anni ’30 trasformò lentamente in un museo dedicato a raccontare la millenaria storia di Legnago.



Diplomatasi nel 1904 nel collegio ‘Agli Angeli’ di Verona, fu crocerossina volontaria durante il primo conflitto mondiale. Non dimenticò mai i combattenti di tutti i fronti e di tutte le guerre ‘italiane’ del Novecento; con loro mantenne stretti rapporti epistolari (a testimonianza di questo legame sono rimaste oltre settemila lettere conservate negli archivi della Fondazione Fioroni), svolgendo una straordinaria attività di supporto materiale a favore dei militari e delle loro famiglie.

A partire dagli anni ’20 iniziò sistematiche campagne di ricognizione e di scavo archeologico nella pianura veronese che si protrassero nei quarant’anni successivi, individuando siti di fondamentale importanza e recuperando nel contempo preziose testimonianze archeologiche, altrimenti disperse dalla massiccia meccanizzazione che soprattutto nel secondo dopoguerra, stravolse irrimediabilmente gli assetti ambientali e paesaggistici della pianura veronese.

Dai primi anni ’30 iniziò ad allestire le sale di palazzo Accordi-Fioroni con i materiali archeologici e con i cimeli militari e risorgimentali raccolti nei decenni antecedenti; ebbe così inizio il primo nucleo di quello che in seguito diventerà il museo Fioroni. Alla fine del decennio, tra il 1939 e il 1941, a complemento della ‘domestiche’ raccolte, le stanze della signorile dimora di via XX Settembre, ospitarono uno dei primi musei coloniali italiani, allestito da Maria Fioroni, al tempo fiduciaria provinciale dell’Istituto Fascista dell’Africa Italiana.

Nel secondo dopoguerra, dopo aver ricostruito il palazzo di famiglia bombardato nel 1944 e aver riallestito il museo – arricchendolo con le collezioni ceramiche legnaghesi scoperte nel 1947-1948 – maturò, assieme alla sorella Gemma, l’idea di dar vita ad una fondazione che preservasse l’immenso patrimonio raccolto, mettendolo finalmente a disposizione della città.

Il 15 luglio 1955 donò alla costituenda ‘Fondazione Museo Fioroni’ (riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica il 9 febbraio 1958) le sue intere collezioni e buona parte del patrimonio per il mantenimento del museo. Nel 1959 decise di creare a Legnago una biblioteca pubblica, successivamente inaugurata nel 1964.

Per i suoi meriti culturali venne insignita del titolo di cavaliere della Repubblica Italiana (1953), di commendatore della Repubblica Italiana (1959), della medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione per i benemeriti della cultura (1964).

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