Il Risorgimento a Verona e nel Veronese - Arsenale di artiglieria della Campagnola

 

Nome originale: Arsenale di artiglieria della Campagnola.

Nome italiano (dopo il 1866): Arsenale di artiglieria della Campagnola.

Anno di costruzione: 1854-1861.

Armamento: -

Guarnigione: -

Dove si trova: Verona, all’interno dell’ansa dell’Adige, di fronte a Castelvecchio.

Descrizione: L’imponente edifico, a tutti noto col nome di Arsenale, era in origine composto da nove corpi di fabbrica, tra loro perfettamente integrati in un spazio, di quasi sette ettari, racchiuso da un recinto difensivo a tracciato rettangolare. Esso fu concepito, fin dal suo progetto originario, realizzato dal colonnello Michael von Maly, capo del II dipartimento della General Genie Direction di Vienna, come una piccola città, dove strade, piazzali, corti, ed edifici a padiglione, se da un lato dovevano risultare stilisticamente omogenei, dall’altro mantenevano una rigorosa indipendenza. Gli uffici del Comando furono collocati al centro del lato meridionale del muro di cinta, mentre gli altri otto edifici furono dislocati in modo tale da formare tre isolati tra loro distinti per separare gli spazi destinati ai laboratori, siti nella parte centrale, dai magazzini e dalle scuderie. L’Arsenale della Campagnola, così si chiamava la zona sulla quale furono gettate le sue fondamenta, all’epoca scarsamente abitata, doveva servire fondamentalmente all'attività di manutenzione e di deposito delle armi leggere e dei materiali d'artiglieria. I laboratori consentivano invece la realizzazione di affusti, ovvero gli apparecchi che sostenevano le bocche da fuoco, di altri accessori per le artiglierie, finimenti per cavalli da traino e da sella e attrezzi da campagna. Le grandi dimensioni della sua planimetria furono funzionali all’attività delle officine e dei laboratori i quali, notoriamente, richiedevano ampi spazi esterni per il deposito temporaneo dei materiali. Una delle caratteristiche costitutive e, insieme, innovative, più interessanti della struttura dell’Arsenale fu l’ampio spazio assegnato alle zone verdi con giardini e filari alberati, disposti a circa due metri degli edifici.

Dal punto di vista architettonico, la composizione complessiva può essere definita, in stile eclettico neomedievale, sulla tonalità del romanico veronese, una caratteristica che rende l’edificio profondamente diverso da quasi tutte le altre strutture militari presenti in città. La disposizione dei locali era stata così concepita: il blocco centrale era originariamente destinato agli uffici direttivi e alla sala dei trofei, mentre le ali laterali furono destinate alle officine e all'armeria, situata al piano primo. I due fabbricati dedicati ai magazzini, di maggiori dimensioni rispetto agli altri, vennero disposti uno dirimpetto all’altro, lungo i lati est e ovest, sul lato meridionale della corte, invece fu collocato un fabbricato di minore dimensioni pensato per ospitare la scuderia. Un accenno lo merita anche il muro di recinzione, anch'esso realizzato con muratura listata di pietra e laterizio e fornito da quattro torri di guardia, elevate su due piani, a pianta circolare. 

 

Arch. Fiorenzo Meneghelli