Nome originale: Caserne Museum.
Nome italiano (dopo il 1866): Gran Guardia vecchia.
Anno di costruzione: 1610-1614: prima fase che riguardò il portico al piano terra e il tratto centro-occidentale del piano superiore. 1819-1820: seconda fase durante la quale venne completata la facciata. 1818-1853: terza fase, completamento del fabbricato.
Armamento: -
Guarnigione: -
Dove si trova: Verona, si affaccia su piazza Bra e fronteggia l'Arena.
Descrizione: Stando ai documenti, l'atto di nascita del grande edificio della Gran Guardia venne siglato alla fine di settembre 1609 con la richiesta dell'allora Capitano Mocenigo inviata al Doge di Venezia di poter costruire, a ridosso delle mura della Cittadella, in modo da poterne così sfruttare un pezzo, un edificio destinato a divenire luogo di rassegna delle truppe da parte dello stesso Doge, nei giorni in cui non fosse stato possibile farlo all'aperto. Tre mesi più tardi arrivò l'autorizzazione dalla città lagunare, iniziarono i lavori ma, soltanto quattro anni più tardi, nel 1614, questi vennero sospesi per mancanza di finanziamenti. Non furono più ripresi, nonostante, nel corso del 1639, i veronesi avessero chiesto alcune sovvenzioni al Doge che tuttavia negò la somma richiesta. Il cantiere di fatto rimase inattivo per quasi duecento anni poiché i lavori ripresero solamente nel 1808 quando la costruzione o il completamento dell'edificio fu affidato all'ingegnere Giuseppe Barbieri, lo stesso che progetterà poi la Gran Guardia Nuova, oggi sede del comune. Le operazioni di costruzione ripresero con rinnovato vigore, dieci anni dopo, nel 1818, quando la piazzaforte scaligera era ormai passata sotto il dominio degli Asburgo. Nel 1848 i lavori, ancora in corso, vennero fermati perché l'edificio fu utilizzato dall'esercito austriaco. La Gran Guardia fu conclusa soltanto nel 1853.
L'ordine inferiore, formato dal grande portico con archi su 13 campate, contiene all'interno uno spazio, molto ampio, coperto da volte policentriche, pensato appositamente per le rassegne delle truppe e per gli esercizi marziali e di cavalleria. L'ordine superiore è scandito da semicolonne doriche binate, su 15 campate. In esse sono inquadrate le finestre con timpano e sopraluce; nel tratto mediano, su cinque campate, campeggiano grandi finestre arcuate. Sopra di esse, l'attico con finestre, stemmi e targhe marmoree, sormonta la possente trabeazione classica.
Arch. Fiorenzo Meneghelli