Caldiero (1796 e 1813)
La particolare posizione geografica dell’abitato di Caldiero, il quale insiste sulla direttrice principale che collega Verona con Vicenza, lo portò ad essere interessato, a più riprese, da eventi bellici di una certa rilevanza, oltre che da numerosi passaggi di truppe. Nel novembre 1796, siamo all’epoca della ben più famosa battaglia di Arcole, Napoleone Bonaparte, una volta saputo che gli austriaci stavano avanzando verso San Bonifacio, decise di impedire il ricongiungimento dei due tronconi dell’esercito nemico e così mosse da Verona verso Caldiero. L’impatto tra i due schieramenti avvenne il 12 novembre quando Massena che in un primo momento era riuscito ad occupare Caldiero, fu costretto ad abbandonare la posizione, incalzato dalle riserve austriache.
Caldiero tornò protagonista nel 1813 quando fu raggiunto dall’armata austriaca di Heinrich Johann Bellegarde che da quella posizione intendeva attaccare Verona difesa dal viceré Eugenio di Beauharnais. Fu proprio quest’ultimo a rompere gli indugi attaccando il 15 novembre gli imperiali iniziando una battaglia durata circa sette ore grazie alla quale riuscì a frenare l’avanzata degli imperiali. Sul terreno caddero 1.500 uomini austriaci e 500 soldati francesi.