Emilei (degli) Pietro.
Durante gli anni Venti dell’Ottocento si fece notare per le sue simpatie carbonare frequentando il salotto di Anna da Schio e poi successivamente quello della figlia Maria Teresa. L’elezione al soglio pontificio del nuovo papa Pio IX lo spinse a comporre alcuni versi. Nel gennaio del 1848 i veronesi organizzarono una colletta da destinare ai milanesi fatti oggetto della repressione imperiale. Gli austriaci punirono il conte Emilei inviandolo per qualche tempo nella fortezza di Legnago. In seguito, durante le giornate convulse del marzo 1848, Emilei presiedette la commissione civica istituita il giorno 19. La sua fu una direzione moderata alla ricerca di un compromesso con l’Austria e mai tesa ad accendere gli animi. Quando successivamente gli austriaci ripresero il controllo della città il conte Emilei venne incarcerato e spedito nella fortezza di Salisburgo.