Da Schio Serego Alighieri Anna [Vicenza 1791 - 1829].
Appartenente ad un’antica e nobile famiglia vicentina, all’età di sedici anni sposò il conte Federico Serego Alighieri e si trasferì a Verona. Secondo quanto raccontano le cronache, la giovane si trovò da subito a disagio nell’ambiente chiuso del suo nuovo nucleo famigliare e così si adoperò per costituire attorno a sé un gruppo di amici nel quale finirono per ritrovarsi elementi liberali, spesso collegati alla massoneria e alla carboneria, non solo veronesi, ma anche lombardi e più precisamente bresciani. I contatti con Brescia garantivano del resto quelli con Milano, in particolare con Federico Confalonieri. Grazie all’amicizia con il bresciano Camillo Ugoni, in poco tempo il suo circolo si allargò a personaggi veronesi noti e meno noti: Alessandro Torri, Gaetano Pinali, Ottavio Cagnoli, Pietro degli Emilei ed altri. L’incontro tra Anna e Camillo Ugoni avvenne probabilmente nel 1818 e i loro primi interessi furono di tipo letterario poiché il bresciano, intriso di cultura romantica, portò nella casa della contessa una ventata di spirito libertario di respiro addirittura europeo. Il loro rapporto, sconfinato anche nella passione amorosa, durò per alcuni anni in maniera del tutto clandestina. Nel frattempo, a partire dal 1820, il salotto della contessa Anna assunse un carattere più direttamente patriottico in concomitanza con lo scoppio della rivoluzione napoletana. Tutto ciò fece insospettire la polizia austriaca che iniziò a controllare la residenza dei Serego Alighieri. Nella primavera del 1821 l’Austria passò alla controffensiva più diretta con arresti e condanne; venne presa di mira anche casa Ugoni a Brescia, tanto è vero che Camillo fu costretto a riparare all’estero. L’ultima volta che Camillo ed Anna si videro fu dunque nel 1821 ma i due intrattennero una corrispondenza epistolare fino al 1829, anno della morte della contessa.