Corona - Ferrara di Monte Baldo (1796 e 1848)
L’importanza di questa località derivò dall’essere una delle più avanzate posizioni di sbarramento della Val Lagarina. La sua rilevanza strategica fu evidente già nel luglio del 1796, quando il generale Massena occupò una vasta area compresa tra il Garda e l’Adige con i suoi 12.000 uomini; una divisione prese possesso anche della Corona, dove però venne attaccata dagli austriaci che riuscirono a farla retrocedere fino a Rivoli. Le posizioni francesi furono comunque recuperate nell’agosto successivo e da lì, le formazioni transalpine poterono marciare verso sud. Nel settembre, dopo le battaglie di Bassano e della Favorita, i francesi mantenevano la posizione a Trento per garantire un appoggio al Bonaparte. La città era tuttavia nelle mire anche degli austriaci, costretti ad occuparla per assicurare il fianco destro al corpo del Friuli. Attaccarono quindi i francesi che vennero fatti retrocedere fino alla Corona, dove il 14 novembre furono nuovamente incalzati. Un altro scontro avvenne nell’inverno del 1796 quando alcuni reparti austriaci in marcia verso sud si incontrarono con i francesi venendo inizialmente respinti. L’arrivo di altre truppe favorì il recupero delle posizioni agli imperiali che costrinsero i francesi a riparare a Rivoli.
Un ulteriore episodio interessò la zona di Ferrara di Monte Baldo nel 1848. Rispetto al periodo precedente l’importanza strategica della Corona era sicuramente diminuita poiché gli austriaci mantenevano saldo il controllo di Verona. Dopo la battaglia di Goito, avvenuta il 30 maggio 1848, i piemontesi decisero di occupare la località montana, operazione che riuscì abbastanza agevolmente poiché gli imperiali optarono per la ritirata, in previsione di un nuovo e più massiccio attacco avvenuto puntualmente il 22 luglio: questa volta i piemontesi non poterono nulla e si trovarono così costretti a retrocedere verso Rivoli.