Pier Domenico Frattini e i martiri di Belfiore

Pier Domenico Frattini e i martiri di Belfiore

Una mostra a cura della Fondazione Fioroni

Ideazione e progetto: Federico Melotto – Luca Papavero

 

Legnago, Museo del Risorgimento della Fondazione Fioroni

6 novembre 2011 – 31 dicembre 2011

 

La mostra dedicata a Pietro Domenico Frattini (Legnago, 1821 - Mantova, 1853) si compone di cinque sezioni tematiche all’interno delle quali si è cercato di ricostruire non soltanto la triste esperienza umana del patriota legnaghese, peraltro già ampiamente conosciuta, ma anche le più ignorate vicende post mortem di colui che divenne nell’immaginario collettivo, già all’indomani del suo supplizio, un ‘martire della patria’.

Il primo pannello, dunque, affronta in termini sufficientemente analitici la biografia di Frattini, mettendo in risalto le sue origini popolari, le difficoltà economiche della famiglia, la necessità di abbandonare Legnago per recarsi a Mantova alla ricerca di maggiori opportunità lavorative e, parimenti, la capacità del giovane legnaghese di crearsi nella città virgiliana una posizione sociale di tutto rispetto grazie al duro e quotidiano lavoro. Con il 1848, poi, esplose la sua passione patriottica che si sostanziò nella partecipazione a varie campagne militari, compresa quella per la difesa della Repubblica romana, e nella affiliazione, a partire dal 1850, al comitato democratico guidato da don Enrico Tazzoli.

Il secondo pannello analizza con cura la genesi e lo sviluppo dei comitati democratici nel Lombardo-Veneto e dedica particolare attenzione a quello di Mantova, il più attivo e il più consistente dal punto di vista numerico. Il terzo pannello, invece, mette a fuoco il grande processo imbastito dall’inquisitore Alfred von Kraus destinato a sgominare definitivamente l’organizzazione dei patrioti mazziniani; anche in questo caso, grande attenzione è stata assegnata alla vicenda processuale di Frattini che lo portò alla condanna a morte tramite impiccagione.

Il terzo e il quarto pannello introducono e affrontano per la prima volta un tema quasi del tutto trascurato dalla storiografia locale, ovvero l’elaborazione della ‘dimensione martirologica’ del patriota di origini legnaghesi. In altre parole, si è cercato di illustrare quelle vicende post mortem che lo fecero assurgere al pantheon dei ‘martiri della patria’: in sintesi, si sono descritte le operazioni che portarono nell’aprile del 1867 al disseppellimento del corpo – occultato in fretta e furia dall’Austria in terra sconsacrata –, si è poi trattato del trasferimento della salma nel cimitero della sua città natale, passando per l’analisi dei documenti che tracciano la storia dei primi contatti tra le amministrazioni comunali di Legnago e di Mantova, e il racconto dei preparativi e di come si svolse la giornata della traslazione della salma. L’ultimo pannello, infine, è stato dedicato alle celebrazioni e ai veri e propri pellegrinaggi che furono organizzati ciclicamente dai legnaghesi per mantenere viva la memoria di Frattini a partire dal 1903, anno del cinquantesimo anniversario della sua morte.       

 

‘Pier Domenico Frattini e i martiri di Belfiore’ – Pannelli della mostra (18Mb)