Cesconi Domenico

Cesconi Domenico [Verona 1803 - Verona 1863].

 

Da giovane venne avviato dal padre alla sua stessa attività di libraio che proseguì dimostrando buone capacità. Ebbe un ruolo di primo piano durante le giornate rivoluzionarie del marzo 1848, quando arringò la folla raccolta nella piazza delle Erbe, inneggiando a Pio IX e all’Italia; assunse inoltre il comando di una delle quattro compagnie della guardia civica. A partire dal 1849 la sua libreria divenne l’unico ritrovo dei patrioti veronesi: con lui si intrattenerono Montanari, Faccioli, Caliari ed Aleardi. Ma soprattutto, nel gennaio 1850, vi giunse Luigi Dottesio, che portò con sé manifesti, programmi di associazione ai Documenti della Guerra Santa d’Italia della tipografia di Capolago e altre stampe clandestine. In seguito il libraio veronese fu particolarmente attivo nel commercio di libri proibiti grazie ai numerosi contatti con l’ambiente lombardo e nell’organizzazione del comitato clandestino mazziniano. Molte stampe del patriota genovese si diffusero perciò a Verona anche grazie a Cesconi. L’arresto di Dottesio, avvenuto nel gennaio del 1851 compromise irrimediabilmente la posizione dei patrioti veronesi: vennero arrestati prima Montanari e Faccioli e in seguito fu arrestato anche Cesconi condotto a Mantova alla fine del giugno 1852. Egli non riuscì a sopportare, come altri, i duri interrogatori e alla fine confessò coinvolgendo Montanari, Caliari, Aleardi e Tartarotti. Il libraio fu condannato il 3 marzo 1853 alla pena di morte, commutatagli dal Radetzky a dodici anni di carcere essendo stato riconosciuto colpevole solo di commercio clandestino di opere proibite. Portato il 17 maggio nella fortezza di Josephstadt, vi restò fino all’amnistia del dicembre 1856. Ritornato a Verona continuò ad essere sorvegliato dalla polizia austriaca; nel 1859, alla vigilia della seconda guerra d’indipendenza, fu arrestato preventivamente e portato nuovamente a Josephstadt. Venne liberato soltanto dopo la pace di Villafranca. Morì isolato e senza amici a Verona il 22 dicembre 1863.