Lago di Garda

Lago di Garda (1796, 1859 e 1866)

 

Il lago di Garda, il più grande specchio d’acqua dolce di tutta la penisola, ebbe in tutte le epoche un’importanza primaria anche sotto l’aspetto militare. L’apparato morenico che cinge la parte meridionale del lago gli conferisce anche un valore di appoggio d’ala per gli eserciti operanti in quel settore; inoltre funge da elemento separatore tra le due valli laterali, la valle del Chiese, che ricade tra la odierne provincie di Trento e di Brescia e la val d’Adige. Durante le campagne napoleoniche, così come durante le tre importanti guerre risorgimentali, si può riscontrare la rilevanza strategica del Benaco per il movimento di truppe. Sul finire del 1796, ad esempio, il generale austriaco Wurmser scese in Italia attraversando queste due valli: proprio grazie all’azione separatrice del lago, Napoleone poté attaccare prima una colonna e poi l’altra.

Nelle campagne successive il lago funse invece da appoggio d’ala, nonché da campo di battaglia esso stesso. Sia nel 1859, sia nel 1866, infatti, le navi della flottiglia piemontese (poi italiana) si scontrarono con quelle austriache che tentavano di approvvigionare la fortezza di Peschiera assediata.